Opinel è la storia del destino favoloso di un coltellino savoiardo inventato da Joseph Opinel, divenuto oggetto della nostra vita quotidiana e oggi assurto a icona del design mondiale. Nel 1890, in un piccolo paesino della Maurienne in Savoia, Joseph Opinel inventa il coltellino da tasca che oggi porta il suo nome. L'azienda Opinel è ancora diretta dai discendenti di Joseph Opinel e produce nel cuore delle Alpi, a Chambéry, articoli la cui qualità ha fatto la reputazione del marchio da moltissimi anni. Nel 2020 infatti Opinel ha celebrato i suoi 130 anni di vita. Questa longevità è stata possibile grazie al coinvolgimento di quattro generazioni di Opinel, Joseph il fondatore, i figli Marcel e Léon, i nipoti Maurice e i pronipoti Denis e François, ma anche grazie a generazioni di operai e collaboratori che, sempre in Savoia, hanno saputo perpetuare un know-how ancestrale rispettando le radici del marchio e facendolo crescere. Ogni giorno lavoriamo per garantire il futuro a lungo termine dell'azienda investendo nei nostri impianti industriali, in ricerca e sviluppo e nella conquista di nuovi mercati. 130 anni, ma sempre sul pezzo, sempre in movimento, Opinel ha grandi prospettive davanti a sé.

Nel 1989, con l'accordo della società Opinel, Jacques Opinel trasforma in museo il laboratorio di suo nonno Jean (fratello di Joseph), anch'egli fabbro ferraio. Ubicato a Saint-Jean-de-Maurienne, il Museo Opinel diventa uno dei primissimi siti visitati in Savoia. Nel 2013, la società Opinel, Jacques Opinel e suo figlio Maxime, hanno proceduto all'ingrandimento e al restauro di questo museo privato e gratuito che ripercorre la storia dell’Opinel®. Qui si possono scoprire le origini familiari e savoiarde dell’Opinel, l’evoluzione delle tecniche di fabbricazione, lo sviluppo industriale e commerciale del marchio.

Alla fine del XIX secolo, Joseph Opinel era un costruttore di utensili ad Albiez le vieux, vicino a Saint-Jean de Maurienne in Savoia (Francia). Lui e il padre usavano forgiare asce e coltelli per la potatura per gli agricoltori dei dintorni. Per loro, Joseph cominciò così anche a costruire coltelli chiudibili, utilizzando il legno che si poteva trovare nei boschi della Savoia e l'acciaio al carbonio. I coltelli ebbero così successo che nel 1890 cominciò a costruirli in dodici differenti misure, numerate da 1 a 12. La produzione dei numeri 1 e 11 fu fermata prima del 1939. Il numero 1 misurava 35 mm chiuso e 60 aperto. Il manico era in legno di bosso con un piccolo anello di ottone o di rame. Generalmente era attaccato alla catena del taschino del panciotto. Nel 1909 Joseph Opinel registrò il suo marchio di coltellinaio. Il re francese Carlo IX, infatti, aveva prescritto nel 1565 che tutti i coltellinai collocassero il loro marchio sulle loro opere, onde salvaguardare la qualità del prodotto. Joseph scelse l'emblema della "mano coronata", una mano benedicente con il pollice e due dita alzate, anulare e mignolo piegate, così come si vedeva raffigurato sulle cotte di maglia di Saint-Jean de Maurienne. Fin dall'XI secolo, infatti, nella Cattedrale erano conservate le reliquie di San Giovanni Battista: tre dita della mano destra che aveva battezzato Cristo, che erano state riportate da Alessandria d'Egitto da una giovane savoiarda, chiamata Thècle. La corona serviva per ricordare che la Savoia in passato era un Ducato.

Ogni dieci secondi un coltello Opinel viene venduto da qualche parte nel mondo. Questo oggetto semplice, quotidiano, è complicato da produrre. Sono necessari oltre venti operazioni e ogni fase viene meticolosamente ispezionata. Tutti i prodotti Opinel (temperini tradizionali con acciaio al carbonio o lame in acciaio inox, coltellini a lama sottile, attrezzi da giardino, coltelli da tavola) sono prodotti nella fabbrica di Chambéry, ad eccezione dei grandi coltelli da cucina che sono stati sviluppati da Opinel ma sono fabbricati da un partner in Portogallo.

Più di un secolo di vita, così semplice e intelligente. L'idea in quel 1890, era già grande e perfetta: un coltello con tutte le caratteristiche dei coltelli tradizionali. Facile da affilare, un coltello semplice per la tasca. Malgrado tutto il coltello Opinel non è molto cambiato da allora: la lama e il manico sono ancora in acciaio di carbonio (90%) e in legno di faggio. Nel 1955 fu inventato il semplice anello di sicurezza denominato "Virobloc" che blocca la lama in apertura, ma anche in chiusura. Fino a oggi più di 200 milioni di Opinel sono stati venduti in tutto il mondo. L'azienda impiega circa 130 persone e produce circa 17 mila coltelli al giorno. Nel 2019, 5.5 milioni di articoli sono stati venduti in oltre 70 paesi nel mondo

Alla fine del XIX secolo, Joseph Opinel era un costruttore di utensili ad Albiez le vieux, vicino a Saint-Jean de Maurienne in Savoia (Francia). Lui e il padre usavano forgiare asce e coltelli per la potatura per gli agricoltori dei dintorni. Per loro, Joseph cominciò così anche a costruire coltelli chiudibili, utilizzando il legno che si poteva trovare nei boschi della Savoia e l'acciaio al carbonio. I coltelli ebbero così successo che nel 1890 cominciò a costruirli in dodici differenti misure, numerate da 1 a 12. La produzione dei numeri 1 e 11 fu fermata prima del 1939. Il numero 1 misurava 35 mm chiuso e 60 aperto. Il manico era in legno di bosso con un piccolo anello di ottone o di rame. Generalmente era attaccato alla catena del taschino del panciotto. Nel 1909 Joseph Opinel registrò il suo marchio di coltellinaio. Il re francese Carlo IX, infatti, aveva prescritto nel 1565 che tutti i coltellinai collocassero il loro marchio sulle loro opere, onde salvaguardare la qualità del prodotto. Joseph scelse l'emblema della "mano coronata", una mano benedicente con il pollice e due dita alzate, anulare e mignolo piegate, così come si vedeva raffigurato sulle cotte di maglia di Saint-Jean de Maurienne. Fin dall'XI secolo, infatti, nella Cattedrale erano conservate le reliquie di San Giovanni Battista: tre dita della mano destra che aveva battezzato Cristo, che erano state riportate da Alessandria d'Egitto da una giovane savoiarda, chiamata Thècle. La corona serviva per ricordare che la Savoia in passato era un Ducato.

Vibroloc

In origine, il coltello Opinel era formato da quattro componenti: la lama, la ghiera fissa, il rivetto e il manico. La ghiera fissa era necessaria per poter rivettare solidamente la lama al manico. Nel 1955, con l'intento di migliorare la sicurezza d'uso del coltello, Marcel Opinel inventa il sistema Virobloc®. Aggiunge una ghiera girevole che scorrendo sulla ghiera fissa può chiudere la fessura e bloccare così la lama aperta. L'idea è semplice ma la realizzazione è complessa. Quarantacinque anni dopo la sua invenzione ad opera di Marcel Opinel, il Virobloc ® è stato modificato nel 2000 per aggiungere un secondo dispositivo di sicurezza, denominato sicurezza di trasporto, lama chiusa. Riservato in un primo tempo a qualche modello, nel 2000 viene applicato su su tutti i modelli.

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