Fondata a Bienne, in Svizzera nel 1914, Glycine ha mantenuto negli anni una selezionata linea di orologi, sulla base delle forti fondamenta del marchio, che riflette i tempi. Glycine significa una combinazione di tradizione e di tendenza per l'arte classica dell'orologeria e un design moderno. Il ricco assortimento di raffinati orologi meccanici, dotati di quadranti di grande diametro, ha fatto il giro del mondo.

Gli inizi: La storia di una passione

Fin dalla sua fondazione da parte di Eugène Meylan, nel 1914, Glycine produce orologi nella sua fabbrica di Bienne, Svizzera. Meylan era un ingegnere specializzato in orologi senza compromessi che si adoperò per raggiungere la perfezione e niente di meno. Glycine diventò un fornitore per le persone benestanti, che davano un grande valore a queste opere di fine artigianato. Tuttavia, Meylan non si limitò a questo. Intorno al 1931, presentò al mercato mondiale un funzionale orologio a carica automatica, interamente di sua invenzione. Una macchina sensazionale che solo per la mancanza di capitali da investire non potè essere sfruttata commercialmente.

Alcuni di questi orologi Glycine Eugène Meylan SA a carica automatica si possono ancora trovare nel mercato del collezionismo. Nel 1945, finita la guerra e con l'accesso ai mercati del nuovo mondo finalmente possibile, l'industria assunse un più ampio respiro. Immediatamente, Glycine incrementò la produzione e rapidamente presentò una gamma completa di orologi a carica automatica, avvalendosi delle tecnologie più avanzate. Il 1952 vide la nascita dei famosi cronometri sotto vuoto, orologi noti per la loro incredibile resistenza all'acqua e agli urti, progettati per l'uso a lungo termine in condizioni ostili, che superarono di gran lunga le aspettative. Nel 1953, la linea AIRMAN fu presentata al mercato mondiale, ricevendo subito un'accoglienza entusiastica

La crisi

Negli anni '70, l'industria orologiera svizzera - in ritardo nell'introduzione di movimenti al quarzo - fu colpita dalla proliferazione di orologi al quarzo provenienti dai mercati dell’est. La rivoluzione tecnologica costituita dal movimento al quarzo, insieme alla recessione mondiale e un massiccio aumento di valore del franco svizzero, spinse molti produttori sull'orlo del disastro. Anche Glycine ne soffrì pesantemente, ma riuscì a sopravvivere. Nel 1984, mentre resisteva alle avversità con personale ridotto, Glycine fu venduta a Hans Brechbühler, che aveva lavorato per anni con Glycine in una collaborazione non vincolante basata sullo sviluppo congiunto e lo scambio di modelli di orologi.

Il ritorno

Dopo l'acquisto di Glycine nel 1984, Brechbühler, che era uno specialista in attività di private label, si dedicò totalmente al business degli orologi di marca, un'esperienza completamente nuova per lui. Progressivamente, i nuovi prodotti sviluppati permisero a Glycine di lavorare con successo in paesi come Scandinavia, Italia, Olanda, Belgio e Germania. Fu creata una nuova collezione di orologi al quarzo, e contemporaneamente prese forma una rete internazionale di agenzie di vendita. Orologi estremamente resistenti, come i modelli TJALK e HEAVY DUTY, furono lanciati sul mercato e aggiunsero prestigio al marchio. Il mercato accettò con piacere la linea GOLDSHIELD, con uno standard di placcatura in oro molto più alto di qualsiasi altro modello i concorrenti potessero presentare. Le nuove strategie cominciarono a pagare nei primi anni 1990, quando la figlia di Brechbühler, Katherina, entrò in azienda e realizzò con successo il proprio concetto di marca, integrando i prodotti con movimenti meccanici nelle collezioni dell'azienda. Questa strategia si è rivelata efficace nel posizionamento di Glycine come uno specialista, con una lunga tradizione nel campo degli orologi meccanici

Meccanica in ascesa, i giganti prendono il sopravvento

Il mercato adesso era pronto per orologi di grande valore, e Glycine fu tra gli artefici di questo cambiamento. A partire dalla fine degli anni '90, in rapida successione, un ricco assortimento di orologi meccanici, con diametri in costante crescita, è stato presentato al mercato: prima il modello COMBAT 37mm, poi modello OBSERVER 42m, seguiti da INCURSORE 44mm e 46mm, il 48 mm KMU e, per finire, i 52mm del modello F104, uno dei più grandi orologi da polso mai prodotti. Sono stati aggiunti cronografi con il famoso movimento V7750 e V7751, come ad esempio il classico 46 millimetri STRATOFORTE, il gigante GRAND CARRE 3810 e l’elegante ALTUS a forma di botte, ispirata a un modello Glycine di successo degli anni '50. Tutti questi orologi di grandi dimensioni hanno dato all'azienda l’identità di un audace innovatore, che non ha esitato a spingere la dimensione dei suoi orologi al di là di ogni dimensione conosciuta prima.

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