Simon Tissot Dupont, fotografo di Napoleone III e autentico pioniere con uno spiccato senso per la bellezza, nel 1872, a soli 25 anni, apre a Parigi il suo primo atelier di pelletteria. Tutto cominciò con un'azienda di carrozze che scomparve in seguito a un incendio. Dalle quelle ceneri nacque un laboratorio per la fabbricazione di porta documenti di qualità che prosperò per anni. I suoi bauli da viaggio personalizzati diventarono ben presto un accessorio imprescindibile per le élite di tutta Europa. È così che alcuni negozi simbolo della fine del XIX secolo, come i Grandi Magazzini del Louvre, lo scelsero come fornitore e diverse importanti personalità dell’epoca, tra cui l’imperatrice Eugenia, ordinarono presso di lui i loro nécessaire da viaggio.
Nel 1919, all'età di 72 anni, Simon lasciò la propria azienda in eredità ai suoi due figli, Lucien e André. La società si ingrandì rapidamente e assunse 250 persone. Nel 1923 i fratelli decisero di fondare una fabbrica a Faverges, nell’Alta Savoia, dove tutt’ora ha sede il principale polo produttivo. Il laboratorio sorge non lontano dalle sponde del lago di Annecy, il più puro d’Europa; i prodotti S.T. Dupont sono così realizzati in una delle cornici naturali più notevoli di tutta la Francia. Dopo un viaggio a New York ai tempi della crisi del 1929, Lucien decise di orientare l'azienda verso la produzione di prodotti di lusso destinati ad una clientela ricca e selezionata. La mossa fu vincente, grazie alla qualità di prodotti e all'utilizzo della lacca di Cina.
Nel 1930 lo stesso Lucien mise a punto una nuovissima tecnica di conciatura che sfruttava la polvere di diamante per conferire alla pelle S.T. Dupont una resistenza e una morbidezza senza pari. La pelle così trattata è in grado di resistere al calore, all’umidità e alle sollecitazioni durante i viaggi. Questa elegante tecnica è ancora oggi impiegata per la gamma Diamond Soft. Nel 1935, con l’arrivo di Georges Novossiltzeff, S.T. Dupont diventò la prima Maison di lusso a capire come utilizzare la lacca cinese sul metallo; un segreto ancora oggi custodito gelosamente.
Durante la guerra, poiché gli acquirenti di necessaire erano meno numerosi, André suggerì l'idea di fabbricare accendini a benzina. Il brevetto venne depositato nel 1941 ad Annecy. Alla fine della guerra, tenuti in considerazione i cambiamenti avvenuti nel settore dei viaggi, la società S.T. Dupont orientò la propria produzione verso gli accendini. Il prestigio della marca aumentò in occasione del matrimonio della principessa Elisabetta d'Inghilterra, nel 1947, quando il Presidente della Repubblica Francese Vincent Auriol le offrì una valigetta da viaggio firmata S.T. Dupont. Nel 1952 la società lanciò un nuovo accendino a gas. Nel 1966 uscì il primo accendino regolabile. Nel 1973, con lo scopo di ampliare la propria gamma di prodotti, fabbricò la prima penna stilografica, con il nome di “Classique”. Per promuovere l'offerta, la società aprì la prima boutique parigina in Rue du Faubourg Saint-Honoré nel 1980. Nel 1987 ne venne aperta una seconda in Avenue Montaigne, seguita da una terza in Rue Saint-Germain-des-Prés. Altre boutique vennero poi aperte in tutto il mondo (Hong Kong, Milano, Mosca, Monaco). La società ampliò la propria gamma di prodotti creando pelletteria, profumi, prêt-à-porter per uomo, gioielli e altro ancora.
Nel 2017, in occasione dei 75 anni dalla creazione del suo primo accendino, vede la luce il primo accendino “a complicazione”. L'accendino si presenta come fosse un pizzo d’oro e palladio che ispira potenza e delicatezza con la medesima radicalità: un paradosso di metallo composto da duecento pezzi, in cui il meccanismo dell’accendino è protetto da una cassaforte con codice segreto, ma al tempo stesso è anche visibile dall’esterno. Questo accendino a doppia fiamma e con fiamma torcia, vero e proprio virtuosismo degli artigiani di Faverges, ha richiesto ben quattro anni per essere progettato e sviluppato.
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